Viviamo per desiderare.
Fu una notte triste; fu anche una notte allegra.
Aveva studiato medicina a Vienna, aveva studiato antropologia, letto di tutto; e ora si stava dedicando al lavoro della sua vita, ch'era lo studio delle cose in se stesse per le strade della vita e della notte.
Io sono Cattolico e non posso commettere suicidio, ma intendo bere me stesso a morte.
Quella strada del passato si srotolava confusamente di fianco a noi come se la tazza della vita si fosse rovesciata e ogni cosa fosse impazzita.
Una macchina veloce, l'orizzonte lontano e una donna da amare alla fine della strada.
L'aver desideri smoderati è da fanciullo, non da uomo.
Io desidero il mio desiderio, e l'essere amato non è altro che il suo accessorio.
Quaggiù quando noi non ci vogliamo male ci amiamo tutti, ma però i nostri vivi desideri accompagnano solo gli affari cui partecipiamo.
L'omo ha desiderio d'intendere se la femmina è cedibile alla dimandata lussuria, e intendendo di sì e come ell'ha desiderio dell'omo, elli la richiede e mette in opera il suo desiderio, e intender nol pò se non confessa, e confessando fotte.
Riponi in uno stipetto un desiderio: aprilo, vi troverai un disinganno.
Niente il desiderio ama più di ciò che è proibito.
I desideri dei bambini danno ordini al futuro.
Per certi uomini l'azione è tanto più impedita quanto più forte è il desiderio.
Quel desiderio era smisurato, appunto perché senza speranza.
Ogni appagamento dei nostri desideri strappato al mondo è appena simile all'elemosina, che oggi tiene in vita il mendico perché domani ancor soffra la fame.