L'audacia è figlia dell'ignoranza.
I monumenti all'intelligenza sopravvivono ai monumenti del potere.
La vendetta è una specie di giustizia primitiva alla quale, quanto più la natura umana ricorre, tanto più la legge dovrebbe mettere fine.
Non diamo arbitrariamente leggi all'intelletto o ad altre cose, ma come scribi fedeli le riceviamo e copiamo dalla voce rivelata della Natura.
La vendetta trionfa sulla morte, l'amore l'ignora, l'onore aspira ad essa, il dolore le si protende, la paura l'anticipa.
L'audacia mantiene male le promesse.
Non s'addice il coraggio quando non serve a nulla.
Che cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di fare tentativi?
La perseveranza è, rispetto al coraggio, ciò che è la ruota rispetto alla leva; il perpetuo rinnovarsi del punto di appoggio.
Chi non ha abbastanza coraggio di correre dei rischi non compirà nulla nella vita.
L'ultima cosa che una donna accetterà di scoprire nell'uomo che ama o dal quale soltanto dipende, è la mancanza di coraggio.
Rifiutarsi di riconoscere un pericolo quando ci pende sulla testa è da stupidi, non da coraggiosi.
I paurosi muoiono mille volte prima della loro morte, ma l'uomo di coraggio non assapora la morte che una volta.
Uccidere è il coraggio di un momento. Vivere il coraggio di sempre.
Discorso della Virtù. La Virtù non promette niente, si limita a compiacersi dei propri atti. Al coraggio propone delle prove di dolore e come ricompensa alla vita offre il puro sentimento della dignità.
Non serve avere sempre coraggio. A volte basta non aver paura.