Il socialismo sarebbe bellissimo se non ci fossero i socialisti.— Filippo Turati
Il socialismo sarebbe bellissimo se non ci fossero i socialisti.
La violenza è un metodo di lotta inferiore, brutale, illusorio soprattutto, figlio di debolezza, fonte di debolezza, malgrado, anzi in ragione dei suoi effimeri trionfi.
La ferocia dei moralisti è superata soltanto dalla loro profonda stupidità.
Le catastrofi politiche non vengono se non siano in qualche modo consentite o volute.
Le carceri italiane, nel loro complesso, sono la maggior vergogna del nostro paese. Esse rappresentano l'esplicazione della vendetta sociale nella forma più atroce che si abbia mai avuta.
Le nostre carceri sono fabbriche di delinquenti o scuole di perfezionamento dei malfattori.
Il socialismo è lirico, il comunismo epico; la differenza è tutta qui.
Per fare bene il socialista bisogna essere milionario.
I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri.
Al pari del buddhismo, il socialismo è stato un movimento di massa "religioso", il quale, pur parlando in termini secolari e atei, mirava alla liberazione dell'umanità dall'egoismo e dalla brama di possesso.
È impazienza. Impazienza. Ecco cos'è il socialismo. Una furia dell'adesso.
Il socialismo nacque direttamente dal capitalismo: esso è calcolo, sorveglianza, controllo. Il comunismo deve nascere dal socialismo: gli è superiore.
Il socialismo, al nostro tempo, non è una conquista dei socialisti; il socialismo moderno è il figlio degenere del capitalismo. E così sarà negli anni a venire.
Il socialismo avrà valore solo in quanto condurrà all'individualismo.
La lotta alla miseria deve essere condotta dal Governo, mentre la ricerca della felicità deve essere lasciata all'iniziativa privata. In altre parole bisogna essere socialisti al vertice e liberi imprenditori alla base.
Il socialismo è portare avanti tutti quelli che sono nati indietro.