La ferocia dei moralisti è superata soltanto dalla loro profonda stupidità.
Le nostre carceri sono fabbriche di delinquenti o scuole di perfezionamento dei malfattori.
Le libertà sono tutte solidali. Non se ne offende una senza offenderle tutte.
Il famoso "si vis pacem para bellum" non è che un giuoco di parole da oracolo di Delfo. Torniamo, signori, al senso comune, che dice: "si vis pacem para pacem.
Le carceri italiane, nel loro complesso, sono la maggior vergogna del nostro paese. Esse rappresentano l'esplicazione della vendetta sociale nella forma più atroce che si abbia mai avuta.
La morale è semplicemente l'atteggiamento che adottiamo nei confronti di individui che, personalmente, non ci piacciono.
La morale è l'intera scienza del soggettivo e dell'obbiettivo morale. - La conoscenza del dovere per ciò che è dovere senza alcun riguardo a qualsiasi conseguenza.
Ogni disordine morale è un atto di guerra.
Nella morale come nell'arte, nulla è dire, tutto è fare.
Non è saggio usare la morale nei giorni feriali; così succede che poi la troviamo in disordine la domenica.
Ogni moralità trae la sua origine dalla religione, perché la religione è soltanto la formula della moralità.
La morale è un fondo sociale che viene accresciuto lungo il doloroso corso delle epoche.
Molti moralisti non sono che peccatori senza occasioni.
E la morale è... i buoni vincono, i cattivi perdono e come sempre l'Inghilterra domina!
La morale effeminata è la morale dei deboli.