Il socialismo è portare avanti tutti quelli che sono nati indietro.— Pietro Nenni
Il socialismo è portare avanti tutti quelli che sono nati indietro.
La vita va vista col pessimismo dell'intelligenza, col senso critico del dubbio, ma anche con l'ottimismo della volontà.
Lo Stato italiano è forte coi deboli e debole coi forti.
In politica ci sono sempre due categorie di persone: quelli che la fanno e quelli che ne approfittano.
Un fatto, anche il più modesto, conta più di una montagna di ipotesi.
La lotta alla miseria deve essere condotta dal Governo, mentre la ricerca della felicità deve essere lasciata all'iniziativa privata. In altre parole bisogna essere socialisti al vertice e liberi imprenditori alla base.
I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri.
È impazienza. Impazienza. Ecco cos'è il socialismo. Una furia dell'adesso.
Il motivo sottinteso di molti socialisti, credo, è semplicemente un senso ipertrofico dell'ordine. L'attuale stato di cose li offende non perché causi miseria ma perché è disordinato; ciò che essi fondamentalmente desiderano, è ridurre il mondo a qualche cosa che assomiglia una scacchiera.
Al pari del buddhismo, il socialismo è stato un movimento di massa "religioso", il quale, pur parlando in termini secolari e atei, mirava alla liberazione dell'umanità dall'egoismo e dalla brama di possesso.
Per fare bene il socialista bisogna essere milionario.
Il socialismo è lirico, il comunismo epico; la differenza è tutta qui.
È un'idea socialista che realizzare profitti sia un vizio, io ritengo che il vero vizio sia realizzare perdite.
Il socialismo, al nostro tempo, non è una conquista dei socialisti; il socialismo moderno è il figlio degenere del capitalismo. E così sarà negli anni a venire.