I bei modi, prima della morale!— Oscar Wilde
I bei modi, prima della morale!
Agli esami gli sciocchi fanno spesso domande a cui i saggi non sanno rispondere.
Lo scopo dell'arte non è la semplice verità ma la complicata bellezza. L'arte è in fondo una forma di esagerazione delle cose, e la selezione di queste medesime cose, che ne è l'anima, non è altro che una forma intensificata dell'enfasi.
Non bisogna ricorrere alla vita per completarci o fornirci di esperienza. La vita è limitata dalle circostanze, è incoerente nell'esprimersi, e priva di quella nobile corrispondenza tra la forma e lo spirito che sola può soddisfare il temperamento artistico e critico.
Non suono con scienza chiunque può suonare con molta scienza, ma suono con sentimento meraviglioso.
Uno può sempre essere gentile verso le persone delle quali non gliene importa nulla.
Predicare la morale è facile, difficile è fondarla.
Il compito unico e fondamentale dell'educazione si può riassumere nel concetto di moralità.
Non può esserci agire morale, lì dove non ci sia l'altro, riconosciuto in tutto lo spessore irriducibile della sua alterità.
Non resta altro mezzo per rimettere in onore la politica, si devono come prima cosa impiccare i moralisti.
La morale è sempre la stessa, non si modifica a seconda del suo essere applicata alla sfera pubblica o alla sfera privata. Ma la morale tiene sempre conto dell'oggetto, della realtà a cui si applica.
L'onestà è lo stato allotropico della morale.
La morale è l'intera scienza del soggettivo e dell'obbiettivo morale. - La conoscenza del dovere per ciò che è dovere senza alcun riguardo a qualsiasi conseguenza.
La moralità, ciò che la società chiama «morale» di per sé non esiste.
Conoscere è un atto. La scienza appartiene dunque all'ambito della morale. Agire è seguire un pensiero. La morale appartiene dunque al campo della scienza.
Non è necessario avere una religione per avere una morale. Perché se non si riesce a distinguere il bene dal male, quella che manca è la sensibilità, non la religione.