La guerra, sola igiene del mondo.
L'arte è per noi inseparabile dalla vita. Diventa arte-azione e come tale è sola capace di forza profetica e divinatrice.
La guerra è la sintesi culminante e perfetta del progresso.
Facciamo coraggiosamente il «brutto» in letteratura, e uccidiamo dovunque la solennità.
Tutto ciò che viene fischiato non è necessariamente bello o nuovo. ma tutto ciò che viene immediatamente applaudito, certo non è superiore alla media delle intelligenze.
La massima originalità, la massima sintesi, il massimo dinamismo, la massima simultaneità e la massima portata mondiale. Ecco che cos'è la pubblicità.
I soldati si mettono in ginocchio quando sparano: forse per chiedere perdono dell'assassinio.
È certo assai più difficile perdere una guerra che vincerla. A vincere una guerra tutti son buoni, non tutti son capaci di perderla.
Questa dannata guerra finirà quando saremo troppo vecchi per goderci la pace.
Le guerre non si pagano in tempo di guerra, il conto viene dopo.
Quanto più siamo forti, tanto meno probabile è la guerra.
In guerra non c'è nessun premio per il secondo classificato.
Non si può prevenire e preparare una guerra allo stesso tempo.
Una guerra non termina con la pace, ma con la guerra successiva.
La guerra è crudele per i popoli e terribile per i vinti.
La guerra è un'imposizione fulminea di coraggio, di energia e d'intelligenza a tutti. Scuola obbligatoria d'ambizione e d'eroismo; pienezza di vita e massima libertà nella dedizione alla patria.