Solo i morti hanno visto la fine della guerra.— Platone
Solo i morti hanno visto la fine della guerra.
Se la natura non avesse voluto donne e schiavi, avrebbe dato alle spole la qualità di filare da sole.
Quando un uomo è audace senza senno ne riceve danno, quando invece con senno ne trae vantaggio.
Cantare bene e ballare bene significa essere ben educati.
Il tempo è l'immagine mobile dell'eternità.
Il buon giudice non deve essere giovane, ma anziano, uno che ha appreso tardi che cosa è l'ingiustizia, senza averla sentita come personale e insita nella sua anima, ma per averla studiata, come una qualità altrui, nelle anime altrui.
Gli uomini che muoiono sono i figli, gli amanti, i mariti. Una donna può solo perdere in guerra, mai vincere. E a lei la guerra non dà nessun brivido di emozione.
Nella pace nulla di meglio per diventare un uomo che la tranquillità e l'umiltà, ma se tu senti il soffio della guerra allora imita la tigre, indurisci i tuoi muscoli, eccita il tuo sangue, nascondi la tua lealtà sotto la fredda rabbia e infine dà al tuo sguardo l'orribile splendore.
La guerra è un gioco che si gioca sorridendo. Se non sai sorridere, sogghigna. Se non sai sogghignare levati di mezzo, finché puoi.
Preparare la guerra è l'unico modo per mantenere la pace.
Quando viene dichiarata una guerra, la prima vittima è la verità.
La guerra sta all'uomo, come la maternità alla donna.
Guerra. Un sottoprodotto della pace.
Nei tempi antichi è stato scritto che è dolce e opportuno morire per la propria patria. Ma nella guerra moderna non c'è niente di dolce o di opportuno nella morte. Si muore come cani senza un valido motivo.
La guerra è un gioco, che i re, se i loro sudditi fossero saggi, non giocherebbero mai.
I pacifisti sono i peggiori guerrafondai.