Morte. La più implacabile delle malattie ereditarie.
La sinistra è una professione, la più promettente.
La vita, una lotta indomabile contro il sospetto che tutto sia vano.
Gli intellettuali sono divisi su tutto, ma uniti dalla cretineria.
Il trionfo del nichilismo: si muore per niente, in incidenti.
Alla fine tutte le cose non devono forse essere inghiottite dalla morte?
Di fronte a se stesso ognuno è immortale; può sapere che sta per morire, ma non potrà mai sapere che è morto.
I morti sono persone fredde.
Nella vita la cosa più audace è odiare la morte; sono disprezzabili e disperate le religioni che ottundono questo odio.
La morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere compresi.
La morte distrugge un uomo, l'idea della morte lo salva.
Morte... è l'unica cosa che non siamo riusciti a volgarizzare del tutto.
Perché la morte è un infinito atto d'amore.
Al destino di morte non scampa nessuno che nasce.
La morte produce qualcosa di piacevole: le vedove.