Ma inumano è pur sempre l'amore di chi rantola senza rancore perdonando con l'ultima voce chi lo uccide fra le braccia di una croce.

Fabrizio De André

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Altre frasi di Fabrizio De André

Attraverso l'esercizio della solitudine si coltiva la dignità: trovo estremamente più dignitoso chiedere l'elemosina che fare le scarpe al proprio collega in ufficio.
— Fabrizio De André
Ci sarà allegria anche in agonia col vino forte: porterà sul viso l'ombra d'un sorriso tra le braccia della morte.
— Fabrizio De André
Perché non c'è mai stato uno scrittore come ministro della cultura?
— Fabrizio De André
Ma inumano è pur sempre l'amore di chi rantola senza rancore perdonando con l'ultima voce chi lo uccide fra le braccia di una croce.
— Fabrizio De André
Quando scadrà l'affitto di questo corpo idiota allora avrò il mio premio come una buona nota. Mi citeran di monito a chi crede sia bello giocherellare a palla con il proprio cervello.
— Fabrizio De André
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Il silenzio è la voce di un altro alfabeto che ci parla dentro.
— Valentino Bompiani
L'occhio sceglie, ma la voce conferma e l'olfatto annuisce.
— Ramon Eder
Due voci possenti ha il mondo: la voce del mare e la voce della montagna.
— William Wordsworth
E la sua voce era esile come il fruscio del ragno sulla tela.
— George R. R. Martin
La sua voce è profonda e roca. Una volta ho sentito una delle ragazze dire che aveva la voce di un dio del sesso, ma poiché non ho mai veramente sentito la voce di un dio del sesso, non posso verificare.
— Melina Marchetta
Quando urla, come la voce, il cuore diventa rauco.
— Gustave Flaubert
Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta e il battito del cuore di chi ascolta.
— Khalil Gibran
Una voce non può trascinare la lingua e le labbra che le diedero le ali. Da sola, deve cercare l'etere.
— Khalil Gibran
Tutti quelli che non hanno niente di importante da dire parlano ad alta voce.
— Enrique Jardiel Poncela
La sua voce è calda, grave, eppur delicata. Una voce che talvolta ha strani, profondi accenti femminili, un che di morbosamente femmineo.
— Curzio Malaparte