Il pensare divide, il sentire unisce.
Tra tutte le definizioni della bellezza che ho trovato in varie opere di filosofia, arte, estetica ecc. ricordo con piacere quella più semplice: troviamo una cosa bella in proporzione alla sua idoneità ad una funzione.
La salute uccide un'infinità di bacilli.
Non si dà nessuna unione a livello intellettuale, quando pensiamo, divergiamo, esploriamo, ci allontaniamo. Quando sentiamo, ci uniamo.
Tutto ciò che l'aforista può fare è stabilire le assi di riferimento.
Non prestate alcuna attenzione alla critica degli uomini che non hanno, loro stessi, scritto un'opera notevole.
Pensare è difficile, però si può benissimo parlare e scrivere senza pensare.
Uomini hanno vissuto per pensare e altri non hanno potuto farlo per essere stati costretti alla sola incombenza di sopravvivere.
Vivere del pensiero è sentirsi superiori alla comunità.
Per "pensiero" io intendo tutto l'insieme - pensato, sentito, il corpo, l'intera società coi suoi pensieri condivisi - è tutto un unico processo.
Dilatate il pensiero, abbellitelo; esso è nuovo e antico, civile e cristiano.
Chi vuole pensare deve rinunciare a darsi da fare.
Chi pensa a vincere non pensa mai.
Se un pensiero non è espresso in parole non può essere del tutto chiaro.
Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che pensano e quelli che lasciano che siano gli altri a pensare.
Per alcuni pensieri è meglio non ammetterli, bensì allontanarli subito.