La fame è un'ottima disciplina e t'insegna molte cose.
Il coraggio percorre una distanza breve; dal cuore alla testa, ma quando se ne va non si può sapere dove si ferma; in un'emorragia, forse, o in una donna, ed è un guaio essere nella corrida quando se n'è andato, dovunque sia andato.
Non era che un vigliacco e quella era la maggior sfortuna che un uomo potesse avere.
L'incompetenza non è un mistero, e nemmeno è mistero il giornalismo enfatico reso letteratura dall'iniezione di una falsa qualità epica.
Preferisco un nemico sincero a gran parte degli amici che ho conosciuto.
È morale ciò che ti fa sentir bene dopo che l'hai fatto, è immorale ciò che invece ti fa sentire male.
La croce della povertà, la croce della fame, la croce di ogni altra sofferenza possono essere trasformate, perché la Croce di Cristo è divenuta una luce nel nostro mondo. Essa è una luce di speranza e di salvezza. Essa dà significato a tutte le sofferenze umane.
Quando si ha la pancia vuota non ci si pone altro problema che quello della pancia vuota. È quando ci lasciamo alle spalle lo sfruttamento e la dura fatica che cominciamo davvero a porci domande sul destino dell'uomo e sulle ragioni della sua esistenza.
Siate affamati! Siate folli!
Lascia che i tuoi figli abbiano sempre un po' di freddo e un po' di fame se vuoi che siano felici.
In un mondo che ha fame, il consumo di carne costituisce uno spreco enorme: se oltre 820 milioni di persone soffrono la fame è anche perché gran parte del terreno coltivabile viene riservato al foraggio per gli animali da carne.
Chi va con fame a mensa e stracco a letto,di piume e di sapor non ha bisogno.
Chi fa un paradiso del suo pane, della sua fame fa un inferno.
Il comunismo possiede un linguaggio che ogni persona può comprendere: i suoi elementi sono fame, invidia, e morte.
Il miglior condimento del cibo è la fame.
Bisogna riconoscere che non ci può essere speranza di appagamento permanente dei sensi. Nel migliore dei casi, la felicità che si deriva da un buon pasto può durare soltanto finché non si è affamati di nuovo.