La fame è un'ottima disciplina e t'insegna molte cose.
L'incompetenza non è un mistero, e nemmeno è mistero il giornalismo enfatico reso letteratura dall'iniezione di una falsa qualità epica.
Il mondo è pieno di vittime delle passioni non sincronizzate.
Gli scrittori si forgiano nell'ingiustizia come si forgiano le spade.
L'uomo non trionfa mai del tutto, ma anche quando la sconfitta è totale quello che importa è lo sforzo per affrontare il destino e soltanto nella misura di questo sforzo si può raggiungere la vittoria nella sconfitta.
Ho una vita interessante, ma devo scrivere perché se non scrivo in una certa misura non posso godermi il resto della mia vita.
L'uomo sazio si imbatte senza alcuna emozione negli affamati.
Se mangi oltre la fame Non senti più i sapori Se conti i soldi a fiume Non hai più desideri Se hai troppi vestiti Poi non li metti mai Se fai viaggi infiniti Non sai più dove stai Fra il poco - che ne manca E il troppo - che ne avanza C'è anche una via di mezzo Che si chiama "abbastanza"
Leggo, per quanto è possibile, soltanto ciò di cui ho fame, nel momento in cui ne ho fame, e allora non leggo: mi nutro.
La fame viene e passa, ma la dignità una volta persa non torna piú.
L'oscenità non è la pornografia, l'oscenità è che una persona possa morire di fame.
Ci hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame.
Chi è soddisfatto è inesorabile. Per il satollo, l'affamato non esiste. Le persone felici ignorano e s'isolano. Alla soglia del loro paradiso, come alla soglia del loro inferno, bisogna scrivere: "Lasciate ogni speranza".
Non raccontiamoci che una volta c'erano dei sapori straordinari, piuttosto c'era una fame straordinaria.
Non è vergogna aver fame, quando si è onesti.