È stupido non sperare, pensò. E credo che sia peccato.
Tutti, uomini e animali, ogni anno che passa acquistano un anno, ma alcuni ne acquistano uno in più in conoscenza.
A una certa età gli scrittori si trasformano in tante Vecchie Mamme Hubbard, le scrittrici in tante Giovanne d'Arco senza battaglie.
È il grande inganno: la saggezza dei vecchi. Non diventano saggi. Diventano attenti.
Il suo talento era naturale come il disegno tracciato dalla polvere sulle ali di una farfalla.
È più facile vivere sotto un regime che combatterlo.
C'è una cosa più triste che perdere la vita, è la ragione di vivere, più triste che perdere i propri beni, è perdere la speranza.
La speranza è come una sorgente luminosa che, posta dinnanzi a tanti specchi, rifrange la sua luce in mille altre luci, si riflette in altrettante speranze quanti sono i desideri e i sogni che ciascuno ha di sé.
Il verde è il colore della speranza, tranne che nel cerchio intorno agli occhi.
Speranza. Una credenza patologica nell'accadere dell'impossibile.
Eterna risorge sempre la speranza, come un fungo velenoso.
La speranza è una pennuta creatura che si posa nell'anima.
La speranza cessa di essere felicità quando è accompagnata dall'impazienza.
Il misero non ha altra medicina che la speranza.
La speranza è il peggiore tra i mali, poiché prolunga i tormenti degli uomini.
Tutti coloro che si lasciano assalire dai rimpianti invecchiano più precocemente di quelli che si nutrono di attese. La speranza illumina il cammino futuro ed è un prestito fatto alla felicità.