Un bel discorso non è mai bastato ad acquietare gli stomachi vuoti.
L'unico gioco che appartenga a tutti i popoli e a tutti i tempi e di cui nessuno sa quale iddio l'abbia portato sulla terra per ammazzare la noia, acuire i sensi, avvincere l'anima.
Ogni ombra è figlia della luce.
In fatto di sentimento l'intensità è tutto, il contenuto è nulla.
Fa parte della felicità o infelicità dell'uomo mediocre il non sentire bisogno alcuno di misurare se stesso, il non provare la curiosità del proprio io prima che giunga il destino a interrogarlo.
Lo spirito viene dal sangue, il pensiero dalla passione, la passione dall'entusiasmo.
A volte è difficile fare la scelta giusta perché o sei roso dai morsi della coscienza o da quelli della fame.
Chi mangia dimentica la fame altrui.
Quando si ha la pancia vuota non ci si pone altro problema che quello della pancia vuota. È quando ci lasciamo alle spalle lo sfruttamento e la dura fatica che cominciamo davvero a porci domande sul destino dell'uomo e sulle ragioni della sua esistenza.
Chi fa un paradiso del suo pane, della sua fame fa un inferno.
Mangiavo come se non avessi mai più dovuto rivedere del cibo.
Per gli stomaci vuoti non esistono né obbedienza né timore.
Temi il galantuomo quando è affamato, e la persona gretta quando ha lo stomaco pieno.
Penso che ogni genere di potere debba essere controllato. Senza dubbio non è opportuno che pochi abbiano in mano il potere di far morire di fame intere regioni.
Il denaro non è tutto nella vita. Ma vallo a spiegare a chi non ha nemmeno i soldi per comprarsi da mangiare.
Dietro questa porta c'è un'entità oscura. Cattiva... Antica... Ed affamata.