Comune a tutti è il pensare.
Non comprendono come, pur discordando in se stesso, è concorde: armonia contrastante, come quella dell'arco e della lira.
Io ho indagato me stesso.
Bisogna spegnere l'eccesso più dell'incendio.
La guerra è madre di tutte le cose e di tutte regina; e gli uni rende dèi, gli altri uomini, gli uni fa schiavi, gli altri liberi.
Nessun uomo si bagna nello stesso fiume due volte.
Il pensatore somiglia molto al disegnatore che vuol riprodurre nel disegno tutte le connessioni possibili.
La libertà di pensare è il coraggio di imbattersi nei propri demoni.
Chi pensa con la testa altrui difficilmente rischia di essere messo in minoranza.
Coi pensieri bisogna avere qualche riguardo, perché nessuno sa quali siano i giusti e quali no.
Da quando ho cominciato a pensare, ho pensato che sarei stato un giornalista.
Uno si smarrisce pensando troppo, come pensando poco.
Quel che vi è di meglio nel pensiero si aggrappa come edera morta su vecchi mattoni morti.
Il pensiero, a mio giudizio, è il cardine della libertà. È solo quando l'uomo rinunzia al pesiero autonomo, per accettare i dogmi dei conformismi imperanti, che esso rinunzia alla libertà.
Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
Molte persone credono di pensare, ma in realtà stanno solo riorganizzando i loro pregiudizi.