La maggior parte pensa troppo poco per pensare doppio.
La sofferenza che si cagiona è l'ultima di cui ci si accorge.
In genere, a guardare spassionatamente, nella famiglia c'è molto più ostilità, tirannia verso i figli soprattutto che non amore, tenerezza, comprensione. Il pericolo di scaricare i propri sentimenti e desideri di violenza all'interno della famiglia è molto forte.
I legami di sangue sono molto deboli, checchè se ne dica, quando non c'è affetto a rinsaldarli.
Gli animali hanno propri diritti e dignità come te stesso. È un ammonimento che suona quasi sovversivo. Facciamoci allora sovversivi: contro ignoranza, indifferenza, crudeltà.
Ripugna allo spirito umano accettare la propria esistenza dalle mani della sorte, esser null'altro che il prodotto caduco di circostanze alle quali nessun dio presieda, soprattutto non egli stesso.
Si pensa come si vive.
Vivere del pensiero è sentirsi superiori alla comunità.
Pensatore a catena. A uno che ha molto pensato, ogni nuovo pensiero che sente o legge, appare subito in forma di catena.
Chi pensa a vincere non pensa mai.
L'importante è pensare meno, ricordare e immaginare e aspettare meno. Prendere subito quello che c'è e basta.
Un uomo in grado di pensare non è sconfitto anche quando lo è sul serio.
Il pensiero, a mio giudizio, è il cardine della libertà. È solo quando l'uomo rinunzia al pesiero autonomo, per accettare i dogmi dei conformismi imperanti, che esso rinunzia alla libertà.
Gli uomini che pensano sempre ciò che dicono hanno il torto di credersi in diritto di dire sempre ciò che pensano.
Per pensare cose semplici ci vuole un genio; i cretini pensano solo cose complicate.