Coraggio, il meglio è passato.
La scrittura satirica non è uno sport, cioè, non chiede eleganza e rispetto delle leggi, chiede soltanto la forza di una sopraffazione. E a questo punto tutti i mezzi sono buoni.
La troppa familiarità con le cose sacre allontana forse da Dio. I sagrestani non entrano in Paradiso.
Quando la vanità si placa l'uomo è pronto a morire e comincia a pensarci.
C'è gente che eredita la fede, come eredita i terreni, il casato, i titoli nobiliari, il denaro, una biblioteca e il castello. Fede per censo, ereditaria.
I ricchi vanno aiutati, abbiamo già troppi poveri.
Il coraggio non è che l'attitudine o l'abitudine di chiudere gli occhi all'occorrenza.
Quando andavo in cantina a prendere il vino cantavo perché avevo paura del buio... Ecco, sono sempre uguale, continuo a cantare per farmi coraggio nel buio della vita.
Il perdono è la qualità del coraggioso, non del codardo.
Il coraggio che rimuove troppo radicalmente il dolore avvelena questo e noi stessi.
Molte volte più nelle cose piccole che nelle grandi si conoscono i coraggiosi.
Nella vita di un uomo prima o poi arriva un giorno in cui, per andare dove deve andare, se non ci sono porte né finestre, gli tocca sfondare la parete.
Essere amati profondamente da qualcuno ti dà forza. Amare profondamente qualcuno ti dà coraggio.
Non manca mai il coraggio per dire ciò che tutti pensano.
Molti affetti sono abitudini o doveri che non troviamo il coraggio di interrompere.
Un uomo coraggioso riesce a pensare. Un vigliacco no.