Un uomo coraggioso riesce a pensare. Un vigliacco no.
Come disse lo scorpione alla fanciulla morente: 'Sapevi che sono velenoso quando mi hai raccolto.'.
Sistemate la vostra scrivania nell'angolo e tutte le volte che vi sedete lì a scrivere, ricordate a voi stessi perché non è al centro della stanza. La vita non è un supporto dell'arte. È il contrario.
La Chiesa non è un semplice insieme di ideali, come sembrano credere questi giovani sacerdoti. È più di un'associazione di boy scout spirituali. La Chiesa è una Forza... e non si mette in gioco una Forza alla leggera.
Questa è la cosa peggiore, secondo me. Quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare.
Il solo posto dove scappare dal futuro è nel passato.
È coraggioso colui che teme quel che deve temersi, e non teme quel che non deve temersi.
Il coraggio disdegna essere guidato dalla viltà.
L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza.
Già, ma scattare è muoversi; rimanere ben saldi sulle gambe, quello è coraggio.
Senza un po' di coraggio non si può scrivere nemmeno un'osservazione sensata su se stessi.
I nostri dubbi sono dei traditori che ci fanno spesso perdere quei beni che pur potremmo ottenere, soltanto perchè non abbiamo il coraggio di tentare.
Il coraggio, non è semplicemente una delle virtù, ma la forma di ogni virtù quando giunge alla prova, vale a dire, nel punto della più alta realtà.
Nella vita di un uomo prima o poi arriva un giorno in cui, per andare dove deve andare, se non ci sono porte né finestre, gli tocca sfondare la parete.
I vigliacchi muoiono molte volte innanzi di morire; mentre i coraggiosi provano il gusto della morte una volta sola.
Quando si agisce cresce il coraggio, quando si rimanda cresce la paura.