La storia, si capisce, è tutta un'oscenità fin dal principio.— Elsa Morante
La storia, si capisce, è tutta un'oscenità fin dal principio.
Anche una fatica, magari, può dar gusto qualche volta, purché non sia un lavoro. Una fatica oziosa può riuscire utile e simpatica, ma il lavoro, invece, è una cosa inutile, e mortifica la fantasia.
Raramente ci si guarda, con se stessi, negli occhi, e pare che in certi casi questo valga per un esercizio estremo.
La camera a gas è l'unico punto di carità, nel campo di concentramento.
L'amore delle femmine è un malaugurio, le femmine non sanno amare.
Chi fugge per amore non può trovar quiete nella solitudine.
La logica della storia è distruttiva come gli uomini che produce: e dovunque tende la sua forza di gravità, riproduce l'equivalente del male passato. Normale è la morte.
Ingannatrice beffarda dei suoi idolatri, la storia si rivela solo a chi la avversa, perfetto storico non può essere che l'antistoricista.
Non esiste propriamente storia, ma solo biografia.
Nella storia di una democrazia la discontinuità è un elemento fecondo e non un baratro di cui aver paura.
Condannatemi, non importa, la storia mi assolverà.
Per ogni Giovanna d'Arco c'è un Hitler appollaiato dall'altra estremità dell'altalena. La vecchia storia del bene e del male.
Tutta la storia non è che una lunga ripetizione: un secolo plagia l'altro.
La storia, che irascibile e bugiarda vecchia signora.
O cambiamo il senso impresso alla storia o sarà la storia a cambiare noi.
La storia è sempre differente da quello che è capitato.