La storia, si capisce, è tutta un'oscenità fin dal principio.
Come già tutti i secoli e millenni che l'hanno preceduto sulla terra, anche il nuovo secolo si regola sul noto principio immobile della dinamica storica: "agli uni il potere, e agli altri la servitù".
Solo chi ama conosce. Povero chi non ama!
La curiosità, che non di rado ci attira il prossimo piú della compassione.
Nessun affetto nella vita uguaglia quello della madre.
È strano come l'eternità si lasci captare piuttosto in un segmento effimero che in una continuità estesa.
La storia è una camera di rianimazione ed è facile sbagliare dose e mandare all'altro mondo i pazienti che si devono salvare.
Il mondo è monotono, gli uomini non imparano nulla e ricascano a ogni generazione negli stessi errori ed orrori, gli avvenimenti non si ripetono, ma si somigliano: finiscono le novità, le sorprese, le rivelazioni.
Io sono un idealista, io sono un ottimista. Io credo nel futuro e sono quelli che credono che fanno la storia, non quelli che se ne stanno seduti a guardarla, no, sono quelli disposti a correre rischi.
Il mito è più vero della storia. Ciò che è storico è realmente accaduto una volta, ciò che è mitico accade realmente ogni giorno.
Nella storia contano anche i fatti non avvenuti.
Se l'uomo non butterà fuori dalla storia la guerra, sarà la guerra che butterà fuori dalla storia l'uomo.
Che gli uomini non imparano molto dalle lezioni della storia è la più importante di tutte le lezioni di storia.
Non esiste la Storia, entità misteriosa scritta con la lettera maiuscola. Sono gli uomini, finché essi sono davvero uomini, che fanno e disfanno la storia.
La storia insegna --- anche se l'uomo raramente impara --- che se Atene piange Sparta non ride.
Le persone che incroci sul tuo cammino nascondono sempre un pezzo della tua anima e della tua storia.