31 frasi, citazioni, aforismi
Come già tutti i secoli e millenni che l'hanno preceduto sulla terra, anche il nuovo secolo si regola sul noto principio immobile della dinamica storica: "agli uni il potere, e agli altri la servitù".
Raramente ci si guarda, con se stessi, negli occhi, e pare che in certi casi questo valga per un esercizio estremo.
Ah, è un inferno essere amati da chi non ama né la felicità, né la vita, né se stesso, ma soltanto te.
Nessun affetto nella vita uguaglia quello della madre.
L'amore vero è così: non ha nessuno scopo e nessuna ragione, e non si sottomette a nessun potere fuorché alla grazia umana.
Una speranza, a volte, indebolisce le coscienze, come un vizio.
Non c'è parola, in nessun linguaggio umano, capace di consolare le cavie che non sanno il perché della loro morte.
C'è un mucchio di gente, che, appena nasce, si prende paura, e rimane sempre con la paura di tutte le cose!
La storia, si capisce, è tutta un'oscenità fin dal principio.
La curiosità, che non di rado ci attira il prossimo piú della compassione.
La coscienza d'un potere illimitato, come tutti sanno, può svegliare il gusto della crudeltà nei sovrani meno crudeli.
La camera a gas è l'unico punto di carità, nel campo di concentramento.
L'intenzione delle femmine è di degradare la vita. È questo, che ha voluto dire la leggenda degli ebrei, raccontando la cacciata dal paradiso terrestre per volontà di una femmina.
L'amore delle femmine è un malaugurio, le femmine non sanno amare.
Io non cerco il perdono e non spero nell'altrui simpatia. Ciò ch'io voglio, è soltanto la mia propria sincerità.
Il lavoro non è per gli uomini, è per i ciucciarielli. Anche una fatica, magari, può dar gusto qualche volta, purché non sia un lavoro. Una fatica oziosa può riuscire utile e simpatica, ma il lavoro, invece, è una cosa inutile, e mortifica la fantasia.
Chi fugge per amore non può trovar quiete nella solitudine.
Pare facile, conoscere perché si piange. Ma in realtà, chi volesse, potendo, esaminare il "seme del pianto", si perderebbe io temo, in un'analisi oscura e confusa, negata a ogni formula chimica.
Secondo certi negromanti, gli specchi sarebbero delle voragini senza fondo, che inghiottono, per non consumarle mai, le luci del passato.
Si direbbe, in realtà, all'epilogo di certi destini, che noi stessi, per una nostra legge organica, fin dall'inizio, insieme con la vita, abbiamo scelto anche il modo della nostra morte.