La camera a gas è l'unico punto di carità, nel campo di concentramento.
Vivere senza nessun mestiere è la miglior cosa: magari accontentarsi di mangiare pane solo, purché non sia guadagnato.
L'amore vero è così: non ha nessuno scopo e nessuna ragione, e non si sottomette a nessun potere fuorché alla grazia umana.
Dalle altre femmine, uno può salvarsi, può scoraggiare il loro amore; ma dalla madre chi ti salva?
Non c'è parola, in nessun linguaggio umano, capace di consolare le cavie che non sanno il perché della loro morte.
Si direbbe, in realtà, all'epilogo di certi destini, che noi stessi, per una nostra legge organica, fin dall'inizio, insieme con la vita, abbiamo scelto anche il modo della nostra morte.
Scrivere una poesia dopo Auschwitz è un atto di barbarie.