Io posso essere amico solo di spiriti che conoscono la morte.
Certo, mi rendono felice se gli riesce di tacere della morte:
perché io non posso.

Elias Canetti

lefrasi.com

Morte
0

Altre frasi di Elias Canetti

L'invenzione dell'inferno è la cosa più orrenda, ed è difficile concepire come, dopo questa invenzione, ci si possa ancora aspettare qualcosa di buono dagli uomini.
— Elias Canetti
Non credere a nessuno che dice sempre la verità.
— Elias Canetti
Le persone su cui facciamo assegnamento, e le persone che fanno assegnamento su di noi, una commedia.
— Elias Canetti
Maledetta sia la vendetta, e se massacrano il mio fratello prediletto non voglio vendetta, voglio altri uomini.
— Elias Canetti
Non vuole più vivere, tranne che il passato.
— Elias Canetti
Tutte le frasi, le citazioni, gli aforismi di Elias Canetti

Altre citazioni sugli stessi argomenti

Quando io crederò imparare a vivere, e io imparerò a morire.
— Leonardo da Vinci
La morte, il più atroce di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi.
— Epicuro
La morte è sempre e dovunque terribile per una creatura che è nata e che non ha vissuto. Che non ha vissuto affatto: capisci, che non ha vissuto!
— Maria Kuncewiczowa
La morte: un punto o una virgola?
— Valeriu Butulescu
Alla stupida domanda "Perché io?" l'universo si prende a malapena il disturbo di replicare: perché no?
— Christopher Hitchens
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
— Gandhi
La morte come desiderio si trova davvero ovunque, e non è necessario scavare molto nell'uomo per trarla alla luce.
— Elias Canetti
A me la morte fa una gran paura, si lasciano troppi sorrisi, troppe mani, troppi occhi.
— Augusto Daolio
La morte, inevitabile termine a chi venne in vita, mai fu inutile a chi mal vive, e mai dannosa a chi visse bene.
— Leon Battista Alberti
Crediamo che la morte ci segua e, invece, ci ha preceduto e ci seguirà. Tutto quello che è stato prima di noi è morte; che importa se non cominci oppure finisci, quando il risultato in entrambi i casi è questo: non esistere.
— Seneca