Il dubbio è una passerella che trema fra l'errore e la verità.
Un teatro era il paese, un proscenio di pietre rosa, una festa di mirabilia. E come odorava di gelsomino sul far della sera. Non finirei mai di parlarne, di ritornare a specchiarmi in un così tenero miraggio di lontananze.
Come la lettera rubata di Poe, la verità di un aforisma era sotto gli occhi di tutti, ma nessuno ci aveva guardato.
Viaggiare significa aggiungere vita alla vita.
Il traduttore è con evidenza l'unico autentico lettore di un testo. Certo più d'ogni critico, forse più dello stesso autore. Poiché d'un testo il critico è solamente il corteggiatore volante, l'autore il padre e marito, mentre il traduttore è l'amante.
C'è chi viaggia per perdersi, c'è chi viaggia per trovarsi.
È men male l'agitarsi nel dubbio, che il riposar nell'errore.
Nei casi dubbi si decida per il giusto.
Dubitiamo troppo del nostro cuore, e non abbastanza della nostra testa.
Ogni setta, di qualunque genere sia, e' uno schieramento del dubbio e dell'errore.
È dai dubbi che nascono le idee più interessanti.
Si parla tanto del bello che è nella certezza; sembra che si ignori la bellezza più sottile che è nel dubbio. Credere è molto monotono, il dubbio è profondamente appassionante.
Coloro che vivono di certezze e non hanno mai dubbi, non vivono, esistono.
Dubito, quindi penso.
Un'ombra di dubbio già rende la fede un assurdo, anzi in qualche modo la annulla, mentre occasionali accessi di fede non recano alcun danno sostanziale al dubbio, al contrario sembrano appunto legittimarlo.
Il cuore e la ragione discutevano. E il dubbio sedeva tra loro.