L'uomo che stia ozioso si perde in questo mondo e anche nell'altro.
Come la sollecitudine è utile e giova a noi, così la negligenza è contraria a noi.
Combatti valentemente contra la sensuale e fragile carne tua, propriamente nimica tua, la quale sempre ti vuole contraddire di dì e di notte.
Quando tu puoi stare in luogo sicuro, non istare in luogo dubbioso.
Io vagheggio il «diritto all'ozio», mentre c'è chi si affanna a cercare con la lanterna, il diritto al lavoro nella carta costituzionale.
L'ozio non è il non far nulla. L'ozio è essere liberi di fare qualsiasi cosa.
Al di sopra di ogni altra cosa imparerai ad apprezzare il valore dell'indolenza. A un uomo pieno di vitalità occorre, per conquistarla, il lavoro di tutta una vita. Una volta che se n'è gustata la dolcezza, non si può più staccarsene, anche se ciò costa lotte continue.
Il non fare nulla è la cosa più difficile del mondo.
Fa bene a tutti lavorare. L'ozio fa male.
Ozio (s.m.). Intervalli di lucidità nei disordini della vita.
Coltivare l'ozio è il fine dell'uomo.
È una fatica da cani l'oziare. Ma non protesto contro la fatica purché non miri a uno scopo preciso.
La vita delle persone che lavorano è noiosa. Interessanti sono le vicende e le sorti dei perdigiorno.
Anche oziare, ma con consapevolezza, può essere un'arte.