A Roma tutto ha a un prezzo.
Il bambino ha diritto a tutto il rispetto.
Un uomo fortunato è più raro di un corvo bianco.
A Roma tutto ha un prezzo.
Coloro per i quali l'unica gioia consiste nel mangiare possono dare soltanto quell'unico, bestiale significato alla propria esistenza.
I giovani sono tutti diversi tra loro; i vecchi, invece, si assomigliano tutti.
Roma, città fortunata, invincibile e eterna.
Roma sta bruciando, e il problema non sono quelli che hanno appiccato il fuoco. Quelli sono irrecuperabili. Il problema siamo noi, tutti noi, che non facciamo niente, che manovriamo per restare ai margini delle fiamme.
Di Roma amo i ristoranti, le chiese e il modo naturale degli italiani di vivere la religione.
In una città grande come questa o ci sei nata o non puoi viverci.
Ci si annoia talvolta a Roma il secondo mese di soggiorno, ma giammai il sesto, e, se si resta sino al dodicesimo, si è afferrati dall'idea di stabilirvisi.
Roma città corrotta? Non credo: troppi impiegati. Sarebbe una corruzione fondata sull'anticipo degli arretrati, su una ferma richiesta di aumenti e sull'anticipo della liquidazione. Ed è mai possibile?
A Roma dopo millenni e millenni solo una cosa è efficace: dire la verità.
Che i romani non temano di produr troppo, e rammentino ciò che inculcava il nostro Genovesi: che un popolo abbondante in grano, vigne ed olivi è da natura costituito creditore degli altri.
La grande Roma deve essere quella d'un tempo: il centro della cultura mondiale, e il Vaticano sarà il ghetto del cattolicesimo.
Roma è la capitale della storia, della cultura, della religione; Roma è l'Italia.