A Roma tutto ha un prezzo.
L'amara povertà non ha in sé nulla di più crudele del fatto che rende ridicoli gli uomini.
Nelle piccole cose come nelle grandi cose ognuno deve conoscere e tenere ben presente i propri limiti.
Se vuoi gustare veramente un piacere, conceditelo raro.
Felice è solo colui che non desidera nulla.
Non è facile emergere per coloro ai cui meriti è di ostacolo la scarsezza dei mezzi.
A Londra, tranne il Papa, c'è tutto. A Roma, tranne tutto, c'è il Papa.
Roma de travertino, rifatta de cartone, saluta l'imbianchino, suo prossimo padrone.
Sono nata a Hollywood, sono cresciuta a Parigi, ma è solo a Roma che sento come la «mia» città.
Che i romani non temano di produr troppo, e rammentino ciò che inculcava il nostro Genovesi: che un popolo abbondante in grano, vigne ed olivi è da natura costituito creditore degli altri.
Se non fossi venuto a Roma, non mi sarei mai innalzato, e se non mi fossi innalzato, non sarei caduto.
Roma è la capitale della storia, della cultura, della religione; Roma è l'Italia.
A Roma ci siamo e ci resteremo.
Roma dovrebbe occuparsi di arte e lasciare perdere gli abiti. Troppa volgarità. Delle donne eleganti di un tempo non c'è più traccia. Colpa della tv e dei suoi modelli-velina.
Dopo la Roma dei Cesari, dopo quella dei Papi, c'è oggi una Roma, quella fascista, la quale con la simultaneità dell'antico e del moderno, si impone all'ammirazione del mondo.
Che differenza c'è tra Roma e Milano, a parte il fatto che lassù si lavora?