Roma ha questo di buono, che non giudica, assolve.
L'Italia è un paese dove sono accampati gli italiani.
Mi chiedevo se era quella la rassegnazione, quel vuoto aspettare, contando i giorni come i grani di un rosario, sapendo che non ci appartengono, ma sono giorni che pure dobbiamo vivere perché ci sembrano preferibili al nulla.
Parlare d'amore è solo fare dei pettegolezzi intorno a un mistero.
La razza non è data dal colore della pelle ma dall'insensibilità al rumore.
Roma città corrotta? Non credo: troppi impiegati. Sarebbe una corruzione fondata sull'anticipo degli arretrati, su una ferma richiesta di aumenti e sull'anticipo della liquidazione. Ed è mai possibile?
Ho un libro dove metto una crocetta per ogni viaggio ripetuto a Roma, New York, Tokyo o ovunque nel mondo. È un giochino divertente, e le croci sotto la voce "Roma" sono parecchie centinaia. La conosco bene.
Roma intanto prospera sulle rovine di Alba.
Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi.
Parigi sarà la mia scuola, Roma la mia università. Giacché essa è una vera Universitas e quando la si è veduta, si è veduto tutto. Perciò non ho fretta d'entrarvi.
Quando sono arrivato a Roma sono rimasto molto impressionato da due cose: dal Colosseo e dalla cameriera della mia stanza d'albergo. Tutt'e due avevano una struttura incredibile.
Roma è la capitale della storia, della cultura, della religione; Roma è l'Italia.
Sono un cittadino di Roma.
Che cosa, migliore di Roma?
Oh Roma! mia patria! città dell'anima!
Roma sta bruciando, e il problema non sono quelli che hanno appiccato il fuoco. Quelli sono irrecuperabili. Il problema siamo noi, tutti noi, che non facciamo niente, che manovriamo per restare ai margini delle fiamme.