La morte, ch'era il vostro coraggio, può esservi tolta come un bene.— Cesare Pavese
La morte, ch'era il vostro coraggio, può esservi tolta come un bene.
L'amore è la più a buon prezzo delle religioni.
È bello scrivere perché riunisce le due gioie: parlare da solo e parlare a una folla.
Per disprezzare il denaro bisogna averne, e molto.
Amore è desiderio di conoscenza.
Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi.
Un giorno in più di attesa, uno in meno di speranza. Un giorno in più di silenzio, uno in meno di vita. La morte vaga per i corridoi e il mio compito è di distrarla perché non trovi la tua porta.
Essere ricordati dopo morti non è che una magra ricompensa per essere stati trattati con disprezzo quando eravamo in vita.
La morte mi deve scambiare per qualcun altro.
Non voglio e non posso figurarmi un individuo che sopravviva alla sua morte corporale: quante anime deboli, per paura e per egoismo ridicolo, si nutrono di simili idee!
Ogni sera, quando vado a dormire, muoio. E la mattina dopo, quando mi sveglio, sono rinato.
Se la morte non fosse una forma di soluzione, i viventi avrebbero già trovato un modo qualsiasi di aggirarla.
Morte: il piacere di fare un viaggio senza valigie.
Noi dovremmo piangere per gli uomini alla loro nascita, non alla loro morte.
La morte non è altro che il sonno del bambino che si addormenta sul cuore della mamma. Finalmente la notte dell'esilio sarà tramontata per sempre, ed entreremo nel possesso dell'eredità dei Santi nella luce.
Per tre giorni dopo la morte i capelli e le unghie continuano a crescere ma le telefonate calano progressivamente.