Bisogna capire la vita. Capirla quando si è giovani.
Ogni guerra è una guerra civile: ogni caduto somiglia a chi resta, e gliene chiede ragione.
Per disprezzare il denaro bisogna appunto averne, e molto.
Nulla è volgare di per sé, ma siamo noi che facciamo la volgarità secondo che parliamo o pensiamo.
È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno.
Che morso da affamato, da squalo, da cancro ha la lontananza.
Finché la mano e la mente ti guideranno non smettere mai di amare la vita.
La vita è troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni degli altri.
Alcuni di noi vengono svegliati dall'aspra realtà della vita. Soffriamo a tal punto da svegliarci. Ma la gente non fa che andare a sbattere contro la vita, una volta dopo l'altra. Continua a girare in stato di sonnambulismo. Non si sveglia mai.
Il cambiamento non è soltanto necessario per la vita. È la vita.
La vita è lunga se abbiamo la capacità di vedere lontano.
Al momento la mia è vita è come il mio armadio: un caos organizzato.
La vita era davvero insopportabile, solo che alla gente era stato insegnato a fingere che non lo fosse. Ogni tanto c'era un suicidio o qualcuno entrava in manicomio, ma per la maggior parte le masse continuavano a vivere fingendo che tutto fosse normalmente piacevole.
Una ragazza delle medie una volta mi scrisse: perché sui giornali si parla solo delle cose che succedono e mai della vita? Anche la vita succede.
La vita assomiglia ad una promozione di quelle che si vedono al supermarket: ogni cinque giorni di merda un week-end in omaggio!
La cosa triste non è lasciare la vita, bensì lasciare ciò che le dà un senso.