Che morso da affamato, da squalo, da cancro ha la lontananza.— Cesare Pavese
Che morso da affamato, da squalo, da cancro ha la lontananza.
Una donna che non sia una stupida, presto o tardi, incontra un rottame umano e si prova a salvarlo. Qualche volta ci riesce. Ma una donna che non sia una stupida, presto o tardi trova un uomo sano e lo riduce a rottame. Ci riesce sempre.
La letteratura è una difesa contro le offese della vita.
Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il Cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio.
Tutto il problema della vita è dunque questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri.
Il maggiore torto del suicida è non d'uccidersi, ma di pensarci e non farlo. Niente è più abbietto dello stato di disintegrazione morale cui porta l'idea, l'abitudine dell'idea del suicidio.
Il carisma dell'Avvocato Agnelli lo si percepiva in lontananza. Stava sempre vicino alla squadra, era informatissimo. E quando parlavi con lui ti accorgevi che di calcio ne capiva tantissimo.
Ci telefoniamo perché solo nel chiamarci a lunga distanza si perpetua il richiamo della lontananza, il grido di quando la prima grande crepa della deriva dei continenti s'è aperta sotto una coppia di esseri umani.
Nessun luogo è lontano. Può forse una distanza materiale separarci davvero dagli amici? Se desideri essere accanto a qualcuno che ami non ci sei forse già?
In me ci son sempre stati due pagliacci, oltre agli altri, quello che chiede soltanto di starsene dov'è e quello che s'immagina che più lontano si stia un po' meno peggio.
L'essere lontano mi faceva sentire a casa.
Dovevo lasciare la mia famiglia per andare all'università. Eh sì, i miei genitori organizzarono una gran festa d'addio per me. Secondo quel che dice la lettera.
L'assenza dell'oggetto amato fece sì che l'amore si estinguesse, un po' alla volta.
Ciò che porta alla soluzione di un problema psicologico non è la ricerca delle cause né l'interpretazione delle conseguenze, ma l'interruzione del legame che unisce le cause e le conseguenze in un circolo vizioso che rende sempre attuale il passato, nel presente e nel futuro.
Eros, il desiderio, è figlio di Penia, la mancanza.
Sapete come vi darei epigrammi a non finire? Basta portarmi via, lontano dal mio amore.