L'integrale dei fuggenti attimi è l'ora.
Le inopinate catastrofi non sono mai la conseguenza o l'effetto che dir si voglia d'un unico motivo, d'una causa al singolare: ma sono come un vortice, un punto di depressione ciclonica nella coscienza del mondo, verso cui hanno cospirato tutta una molteplicità di causali convergenti.
Criminali. Gente che pensa male dei carabinieri, e di cui i carabinieri pensano peggio.
La mia casa di campagna mi procura più grattacapi che una suocera isterica.
Le parole non bastano e sdraiarsi nel comodo letto della vanità ciarliera è come farsi smidollare da una cupa e sonnolenta meretrice.
Ciò che una volta presente non ci turba, nell'attesa ci fa impazzire.
Alcuni sono disposti a qualsiasi cosa, meno che a vivere qui e ora.
Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente.
Non dite che i tempi passati furono migliori del presente, perché è una stupidaggine da insulsi.
Quella è la vita passata, che non è stata goduta al momento opportuno e che adesso risulta invivibile perché è troppo tardi. Questa è la vita a venire: bisogna aspettare il momento giusto per viverla. Questo è il presente. Impara a divorarlo senza alcuna paura o senso di colpa.
Ciò che è più amaro, nel dolore di oggi, è il ricordo della gioia di ieri.
Se non siamo in armonia con il flusso della vita nel presente, vuol dire che siamo rimasti fermi nel passato.
Bisogna adattarsi al presente, anche se ci pare meglio il passato.
Vivi nel presente, ricorda il passato, e non temere il futuro, perché il futuro non esiste e mai esisterà. C'è soltanto il momento presente.
Gli avari non credono a una vita futura, il presente è tutto per loro.