L'integrale dei fuggenti attimi è l'ora.
L'io, io!... Il più lurido di tutti i pronomi.
Una difficilissima elaborazione e costruzione morale fatta di incredibili sforzi e autoinibizioni individuali e puri e leganti entusiasmi, darà una più perfetta socialità di quella in cui siamo oggi immersi.
L'italiani sono di simulato sospiro.
Criminali. Gente che pensa male dei carabinieri, e di cui i carabinieri pensano peggio.
Il fumare lo aiutava molto davanti alle donne, a cui il fumo piace, anche perché lo ritengono, e magari con ragione, un gradevole presagio dell'arrosto.
Il passato è andato e il futuro potrebbe anche non essere, la sola cosa che possiamo sperimentare è l'adesso, io cerco di godermi il minuto.
Solo il presente ci è tolto, dato che solo questo abbiamo.
Così era quella volta e le cose, mi creda, bisognerebbe sempre guardarle anche con gli occhi di prima, non solo con quelli di poi. Con quelli di poi, è chiaro che tutto le sembra sbagliato. Ma le guardi da prima: prima siamo sempre stati peggio.
Il passato è storia, il futuro è un mistero e questo momento è un dono.
Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente.
Gli avari non credono a una vita futura, il presente è tutto per loro.
Non lasciare mai che il futuro ti disturbi. Lo incontrerai, se così deve essere, con gli stessi poteri della ragione che oggi ti armano contro il presente.
Mai avremo riposo. Il presente è perpetuo.
L'avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene, il presente ci sfugge.
Il presente è saturo del passato e gravido dell'avvenire.