L'italiani sono di simulato sospiro.
Se un'idea è più moderna di un'altra, è segno che non sono immortali né l'una né l'altra.
Il fumare lo aiutava molto davanti alle donne, a cui il fumo piace, anche perché lo ritengono, e magari con ragione, un gradevole presagio dell'arrosto.
Una difficilissima elaborazione e costruzione morale fatta di incredibili sforzi e autoinibizioni individuali e puri e leganti entusiasmi, darà una più perfetta socialità di quella in cui siamo oggi immersi.
È spiacevole dover parlare di avvenimenti spiacevoli: ma la chiarezza è la prima qualità di un racconto.
Le moribonde parole dello Incas. Secondo cui la morte arriva per nulla, circonfusa di silenzio, come una tacita, ultima combinazione del pensiero.
L'Italia è un paese dove sono accampati gli italiani.
In Italia tutto è a mezzo.
In Italia non esistono statisti poiché non vi è mai stata alcuna cultura dello Stato, della democrazia vera, del bene pubblico.
In Italia il successo non è proporzionale alla qualità. Un tronista risulta più popolare di un attore che fa il suo mestiere da trent'anni. Questa è conosciuta come fenomenologia, di cui il nostro Paese è ghiotto.
Il popolo italiano non si considera superiore ad altri popoli, ma non è neppure inferiore agli altri popoli.
L'Italia ha un grande elemento di esportazione che è il suo marchio, il suo stile di vita, il suo gusto.
Qui lo dico e qui lo nego. C'è tutta l'Italia.
L'Italia è un Paese di contemporanei senza antenati né posteri perché senza memoria di se stesso.
All'estero quando un politico è coinvolto in un reato, sparisce lui. In Italia sparisce il reato, il processo e a volte anche il magistrato.
Italia 1870. Tempi di recrudescenza governativa. La tutela della P.S. affidata ai bricconi. Il mostruoso connubio fra Chiesa e Stato. I regolamenti, perpetua offesa alle leggi, etc. etc., l'usura.