Se credere è difficile, non credere è morte certa.
I sentimenti non seguono sempre la verità. Come può amare un cuore che soffre amaramente per avere ricevuto un'offesa?
Il perdono. Lì c'è veramente il volto di Dio.
Se amare ti costa il sangue, non amare è inferno.
La morte vera è la separazione da Dio e questa è intollerabile; la morte vera è la non fede, la non speranza, il non amore.
Il mezzo più efficace di ottener fama è quello di far credere al mondo di esser già famoso.
Non credere a nessuno che dice sempre la verità.
Non ha importanza che una cosa sia vera, l'importante è crederci!
L'esigenza del credere è insopprimibile. Risponde a un bisogno di sicurezza quando a noi manca: e ciò capita spesso.
Quando si crede bisognerebbe lottare per non ridurre Dio a un piccolo idolo domestico.
Credo nella lotta armata come unica soluzione per i popoli che lottano per liberarsi.
Siamo inclini a credere in chi non conosciamo perché non ci ha mai ingannati.
Credere significa liberare in se stessi l'indistruttibile, o meglio: liberarsi, o meglio ancora: essere.
Se oggi i popoli civili più non credono che il sole, ogni sera, si tuffi nell'oceano, non è certo merito della religione.
Tutto è possibile per chi crede.