Della poesia me ne fotto, io stesso sono nato per un condom che si è rotto.
Abituati ad una TV accesa che ci pare spenta, ci pesa la gente che si accontenta da casa e non si addormenta, ma si gasa, commenta, e segue attenta 'sto scempio mentre lo share aumenta!
L'acqua che butti sul mio fuoco diventa benzina, ogni insulto è manichino per la mia vetrina.
La musica non è una gara. Per questo sono contro i talent.
Italiani brava gente, italiani dal cuore d'oro, l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro di santi, di poeti, di mafiosi e navigatori ma tutti rivorrebbero tra le dita la Montessori.
In TV c'è più calcio che in una cura per osteoporosi.
Il cattivo critico critica il poeta, non la poesia.
Uno studioso al microscopio vede molto più di noi. Ma c'è un momento, un punto, in cui anch'egli deve fermarsi. Ebbene, è a quel punto che per me comincia la poesia.
La poesia è un atto di pace. La pace costituisce il poeta come la farina il pane.
Un poeta che legge i suoi versi in pubblico può avere altre abitudini infami.
A vent'anni si tenta la poesia, a cinquanta si pensa che bisognava insistere.
La danza è una poesia in cui ogni parola è un movimento.
Il poeta non dorme mai ma in compenso muore spesso.
Tutto si è perfezionato da Omero in poi, ma non la poesia.
Nessuno, penso, dovrebbe leggere poesie, o guardare quadri o statue, se non vi sa trovare molto di più di quanto il poeta o l'artista vi abbiano effettivamente espresso.
La poesia è lo spontaneo straripamento delle potenti sensazioni: prende origine dall'emozione rammentata nella tranquillità.