In TV c'è più calcio che in una cura per osteoporosi.
Chatta pure perché parlare è più difficile!
I politici no no non sono più quelli di una volta le donne no no no non sono più quelle di una volta io no no no no non sono più quello di una volta solo la retorica è rimasta la stessa!
Italiani brava gente, italiani dal cuore d'oro, l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro di santi, di poeti, di mafiosi e navigatori ma tutti rivorrebbero tra le dita la Montessori.
Ostentare la modestia è una cosa da superbi.
Nei salotti TV figuranti stolti fanno più ascolti di molti programmi colti, tant'è che tanti li han tolti dando potere a spalti di giudicanti.
La televisione mi fa dormire e mi lascia sempre insoddisfatto, come i veri sonniferi.
La televisione è come la storia: c'è chi la fa e chi la subisce.
La televisione è un apparecchio che ha trasformato la cerchia famigliare in un semicerchio.
Odio la televisione. La odio come le noccioline. Ma non riesco a smettere di mangiar noccioline.
Ormai la parola pubblica è morta, sostituita da un potentissimo elettrodomestico. Chi lo possiede - per dirla con De Gasperi - «vince le elezioni».
La televisione è quell'apparecchio che permette a persone che non hanno niente da fare di guardare gente che non sa fare niente.
Non è la tv a essere pericolosa, ma il ruolo che le affidiamo.
La televisione è più interessante delle persone. Non fosse così, dovremmo avere persone agli angoli delle nostre stanze.
Il film e la radio non hanno più bisogno di spacciarsi per arte. La verità che non sono altro che affari serve loro da ideologia, che dovrebbe legittimare le porcherie che producono deliberatamente.
Televisione. Una metafora della morte dell'intimità.