Veramente infelice è chi non sa sopportare l'infelicità.
Ciò che possiedi di buono, ascrivilo agli dèi, non a te.
Bisogna amare gli amici come se un giorno si dovessero odiare.
Bisogna amare come se si dovesse odiare o odiare come se si dovesse amare.
Cos'è invece proprio dello sciocco? Voler nuocere, e non poterlo fare.
Apprestati lentamente al lavoro, ma ciò che cominci, portalo a termine.
L'infelicità è essa stessa un vizio.
Nessuno è più infelice che la maggior parte di quelli che sono generalmente ritenuti felici.
Tutti gli uomini per necessità nascono e vivono infelici.
Per non diventare molto infelici il mezzo più sicuro sta nel non pretendere di essere molto felici.
L'origine del sentimento profondo dell'infelicità, ossia lo sviluppo di quella che si chiama sensibilità, ordinariamente procede dalla mancanza o perdita delle grandi e vive illusioni.
Meglio essere infelici sui cuscini di una Rolls Royce che sulle panchette di un tram.
Presso che le operazioni tutte con le quali gli uomini s'ingegnano di acquistare la felicità, sono ad essi cagione di maggiore infelicità.
Non esitono grandi scoperte nè reale progresso finché sulla terra esiste un bambino infelice.
La condizione dell'uomo poggia su buone basi: nessuno è infelice se non per sua colpa. Ti piace vivere? Vivi; se no, puoi tornare da dove sei venuto.
L'infelicità è per il nostro animo il calore che lo mantiene tenero.