Dicono che la felicità si trova nelle piccole cose. Sapeste l'infelicità.
Non c'è gradualità nell'accadere delle cose. Le cose, come quando capitano, capitano. E non è nemmeno che puoi accompagnarle, impedire che ruzzolino trascinandoti con loro. Non si possono far andare piano le cose che capitano.
Le cose quando ci vai vicino, sono sempre meno peggio di come le raccontano.
Un uomo davvero imbranato è patetico. Uno che vuole fare il sicuro, ma poi ti accorgi che è un imbranato, ti fa succedere qualcosa.
La musica è una trappola, un espediente per raccontarti le cose come stanno. Ed è così rassicurante all'orecchio, così comoda da indossare, che le parole arrivano in ritardo, quasi dovessi fare uno sforzo per sentirle.
Dal non poter assodare cosa avvenga nell'anima di un altro, non è facile che provenga infelicità: infelicità grande invece necessariamente deriva a chi non tiene dietro ai moti dell'anima propria.
Coloro che non s'adeguano sono il sale della terra, il colore della vita, condannano se stessi all'infelicità, ma sono la nostra felicità.
La speranza degli infelici rinasce sempre.
Gli infelici credono facilmente in ciò che desiderano molto.
I momenti dell'infelicità sono momenti chiave della vita, gli unici momenti in cui si impara davvero qualcosa.
Veramente infelice è chi non sa sopportare l'infelicità.
Il segreto per essere infelice è avere abbastanza tempo per preoccuparsi se si è felici o no.
La via più sicura per evitare una grande infelicità è di ridurre possibilmente le proprie pretese in rapporto ai propri mezzi di qualunque specie.
Talvolta si prende come cattiva abitudine l'essere infelici.
L'uomo è infelice perchè incontentabile.