Lo stolto è felice e infelice allo stesso modo che il saggio.
Quando dico che qualcuno passa da una minore a una maggiore perfezione, e viceversa, non intendo che da una essenza o forma sia mutato in un'altra.
Se a qualcuno venisse in mente di affermare che Dio può in qualche modo agire contro le leggi di natura, costui sarebbe al tempo stesso costretto ad ammettere che Dio può agire contro la sua stessa natura: cosa di cui nulla è più assurdo.
Le azioni umane non vanno derise, compiante o detestate: vanno comprese.
Nessuno può essere costretto dalla violenza o dalle leggi ad essere felice; per conseguire tale stato sono invece necessari un'amorevole e fraterna esortazione, una buona educazione e soprattutto un personale e libero giudizio.
Non si piange sulla propria storia, si cambia rotta.
Con lo stolto non vi è compagnia.
Lo stolto, tra gli altri mali, ha anche questo: incomincia sempre a vivere.
L'uomo stolto ama stupirsi ad ogni parola.
Lo stolto si meraviglia ad ogni discorso.
Più facile premunirsi contro la malvagità che contro la stoltezza degli uomini.
Gli stolti vogliono vivere a lungo, ma non sanno godere una vita lunga.
È meglio se sei un vagabondo e viaggi da solo, anziché ammuffire in compagnia degli stolti!
Volesse il cielo che gli stolti e i dappoco fossero capaci dei più piccoli mali, purtroppo invece sono capaci anche dei più grandi.
Il viaggiatore, se non incontra a tenergli compagnia uno migliore di lui o simile a lui, proceda decisamente da solo: con lo stolto non vi è compagnia.
Lo stolto non sa tacere.