Perdonando troppo a chi falla, si fa ingiustizia a chi non falla.
Più di una volta sono stato ingannato dalle persone che ho amato sopra ogni cosa. Credevo fosse giusto amare e servire una persona fra tutte, secondo il suo merito e valore, ma non di cadere nella trappola tentatrice dell'amicizia, al punto di pentirmene più tardi.
Non acquistandosi questa nobiltà né per ingegno né per arte, è piuttosto laude dei nostri antecessori che nostra propria.
Da natura tutti siamo avidi troppo più che non si dovria di laude, e più amano le orecchie nostre la melodia delle parole che ci laudano, che qualunque altro soavissimo canto o suono.
Ne' giovani troppa saviezza è mal segno.
Chi ti perdona ha bisogno dei tuoi peccati.
Colui che perdona non porta mai il passato sul volto. Quando perdoni, è come non fosse mai successo. Il vero perdono è pieno e totale.
Questa mattina porta una pace che rattrista; nemmeno il sole mostrerà la sua faccia. Andiamo via da qui, a ragionare di questi dolorosi avvenimenti. Per alcuni sarà il perdono, per altri il castigo immediato: poiché mai storia fu più triste di quella di Giulietta e del suo Romeo.
Il perdono è l'essenza dell'amore. Amare è perdonare, perdonare è amare.
La persona che non vuole o che non può perdonare non riesce facilmente a vivere il momento presente. Si aggancia con ostinazione al passato e, proprio per questo, si condanna a sciupare il presente.
Un uomo può perdonare ad un altro uomo qualsiasi cosa, eccetto una cattiva prosa.
Signore, perdona loro, perché sanno quello che fanno!
La forma sublime del disprezzo è il perdono.
Se del perdono non sarai degno, tutta la vita sarai un legno.
Perdonare e dimenticare vuol dire gettar dalla finestra una preziosa esperienza già fatta.