Il perdono è l'essenza dell'amore. Amare è perdonare, perdonare è amare.
Non perdoniamo mai coloro ai quali abbiamo fatto dei torti.
Il perdono divino offre un altro significato al sentimento di irreversibilità del male commesso: non toglie la possibile enormità della colpa passata, ma libera il suo autore dalla disperazione.
Bisogna saper perdonare e non rimanere in un atteggiamento ostile, offensivo per il vicino e per noi stessi. Bisogna conoscere le debolezze umane, piegarvisi anziché combatterle.
Quello che le persone che si amano si fanno, se lo ricordano. E se restano insieme non è perché dimenticano, ma perché perdonano.
Bisogna perdonare tante piccolezze che, volere o no, possono accadere. Non giunga mai la sera senza che tutto sia accomodato.
Quando lei grida che quel che hai fatto è stato imperdonabile, ha già cominciato a perdonarti.
Questa mattina porta una pace che rattrista; nemmeno il sole mostrerà la sua faccia. Andiamo via da qui, a ragionare di questi dolorosi avvenimenti. Per alcuni sarà il perdono, per altri il castigo immediato: poiché mai storia fu più triste di quella di Giulietta e del suo Romeo.
Il cuore di una madre è un abisso in fondo al quale si trova sempre un perdono.
Il perdono non cambia il passato, ma di certo amplia il futuro.
Si perdonano coloro che ci hanno offeso perché così il conto torna: un'offesa ciascuno. Ma quest'ultima è mortale.