La forma sublime del disprezzo è il perdono.
Non c'è retorica che prolunghi l'amore tra le anime oltre l'istante in cui la carne si placa.
L'atrocità della vendetta non è proporzionale all'atrocità dell'offesa, ma all'atrocità di chi si vendica.
L'intelligenza tende all'imbecillità come i corpi tendono al centro della terra.
L'uomo preferisce discolparsi con la colpa altrui piuttosto che con la propria innocenza.
Per cogliere nel segno è necessario contraddirsi. Perché l'universo è contraddittorio.
Noi siamo tutti impastati di debolezze e di errori: perdonarci reciprocamente le nostre balordaggini è la prima legge di natura.
Ragione per governare ma clemenza per perdonare: la prima è legge, privilegio l'altra.
Tutti hanno bisogno di perdonare in certi momenti, per ristabilire la pace e continuare a vivere insieme.
Se vuoi perdonami, se puoi perdonalo ma soprattutto perdona te stesso.
Quando le donne ci amano, ci perdonano tutto, persino i nostri crimini. Quando non ci amano, non danno credito a nulla, nemmeno alle nostre virtù.
Il perdono. Lì c'è veramente il volto di Dio.
Il perdono è l'ornamento dei forti.
Anche se Dio non ci perdonerà noi possiamo perdonare lui. Dobbiamo dimostrare a noi stessi di essere più grandi di Dio.
Credevo che tu fossi un bruto. Avrei potuto perdonarlo un bruto!
Quando il male passa, perdoniamo Dio.