L'ultima età della vita non è senza gioia a chi può darsi ragione del perché sia vissuto.— Arturo Graf
L'ultima età della vita non è senza gioia a chi può darsi ragione del perché sia vissuto.
Nulla è che tanto impedisca la felicità quanto un desiderio smodato e un soverchio studio di procacciarla.
L'insolenza dei grandi è odiosa, nei piccoli è ridicola.
La critica è, di regola, l'arte di acquistar credito e autorità alle proprio preferenze.
Per uno che poté dire in faccia al sole: "Tutto è perduto, fuorché l'onore!" quanti che nell'ombra potrebbero dire: "Fuorché l'onore, nulla è perduto!".
Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano.
Non si è giovani dopo i quarant'anni, ma si può essere irresistibili a tutte le età.
Il segreto è superare gli ottanta. Dopo è una passeggiata.
Nessun uomo saggio ha mai desiderato essere più giovane.
Si ammette di avere quarant'anni soltanto dopo avere superato i cinquanta.
A vent'anni sei felice quando ti si alza, a settanta sei felice quando ti alzi tu.
Quando l'uomo ha raggiunto l'età di fare il male, dovrebbe anche avere raggiunto l'età di fare il bene.
Si hanno vent'anni dai quindici ai trent'anni.
Che età felice quando un uomo può essere inattivo impunemente.
Un uomo ha l'età della donna che ha per le mani.
Un uomo può avere due volte vent'anni, senz'averne quaranta.