Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano.
Si rimane esterrefatti quando si considera di che poco uso sia nel mondo la verità.
Chi voglia udire la voce sincera della coscienza, bisogna che sappia fare silenzio intorno a sé e dentro di sé.
Lo scrittore di mezza taglia piaggia e seconda il pubblico; lo scrittore grande lo scrolla e se lo trascina dietro.
Molte di quelle che chiamiamo difficoltà non ci paiono tali se non perché non ci vogliam torre la briga di cercare i mezzi, spesso molto semplici e maneggevoli, che basterebbero a superarle.
Sono certi falsi modesti, i quali non si nascondono se non per farsi cercare.
La ragione e il torto non si dividon mai con un taglio così netto, che ogni parte abbia soltanto dell'una o dell'altro.
La noia mortale che emana da quelli che hanno ragione e lo sanno. Chi è veramente intelligente nasconde di aver ragione.
Gli animali vivono seguendo il loro istinto e non fanno sbagli. L'uomo vive seguendo la ragione, quindi ha bisogno di una parte della vita per fare sbagli, un'altra per poterli capire, e una terza per cercare di vivere senza sbagliare.
Quante volte la ragione ha torto!
La nostra ragione ci rende qualche volta infelici come le nostre passioni; e si può dire che l'uomo, quando si trova in queste condizioni, è un malato avvelenato dal suo stesso medico.
La ragione è anche una passione.
Chi ha ragioni da vendere le porti al mercato.
La ragione è essa stessa fallibile e tale fallibilità deve trovar posto nella logica.
Una mente tutta logica è come un coltello tutto lama. Fa sanguinare la mano che lo usa.
La fede, così come l'amore, non passa attraverso la ragione.