Si ammette di avere quarant'anni soltanto dopo avere superato i cinquanta.
Il teatro d'avanguardia è il teatro di domani: il guaio è che te lo fanno vedere oggi.
La spontaneità non s'improvvisa; spontanei non si nasce, si diventa.
Quando si è onnipotenti, ubiqui, onniscienti è facile montarsi la testa.
La commedia è una tragedia evitata.
Parliamoci, finché siamo in vita. Dopo non è detto che sia possibile.
La mezza età è quando avete conosciuto talmente tanta gente che ogni nuova persona che incontrate vi ricorda qualcun altro.
I sessant'anni sono quell'età in cui ci si sente finalmente giovani. Ma è troppo tardi.
L'età dell'uomo, vista dal di dentro, è eterna giovinezza.
Un uomo può avere due volte vent'anni, senz'averne quaranta.
L'uomo ha ogni anno un anno in più; la donna due di meno.
Quando l'uomo ha raggiunto l'età di fare il male, dovrebbe anche avere raggiunto l'età di fare il bene.
L'uomo che è detestato a quarant'anni, lo resterà tutta la vita.
Si diventa giovani a sessant'anni. Sfortunatamente, è troppo tardi.
L'uomo di natura calma e serena sente appena il peso dell'età; ma per chi è di opposta natura sono un greve fardello così la giovinezza come la vecchiaia.
Dopo una certa età ognuno è responsabile della sua faccia.