Poeta è colui che sa dire ciò che molti sentono, ma non sanno dire.
Ottimo è quel maestro che, poco insegnando, fa nascere nell'alunno una voglia grande d'imparare.
L'eleganza che appar di fuori non è mai perfetta, se non proviene primamente di dentro.
Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano.
Degno veramente del nome di uomo è colui che obbedisce a una sua legge interiore alla quale nessuna legge esteriore potrebbe mai accrescere o scemare autorità e forza.
Non bisogna, per l'amore di ciò che forse non avremo mai, buttar via ciò che abbiamo.
Per essere poeti, bisogna avere molto tempo.
Tutti al mondo sono poeti, perfino i poeti.
Il poeta, se è e quando è veramente poeta, cioè tale che significhi solo ciò che il fanciullo detta dentro, riesce perciò ispiratore di buoni e civili costumi, d'amor patrio e familiare e umano.
I poeti parlano una sola lingua, ma non si comprendono ugualmente fra di loro.
Il dolore del poeta è di così mirabile natura che anche quando il suono ne è triste, l'eco ne è dolce.
Poeta. Sinonimo di scemo; sognatore.
Tutti i poeti sono pazzi.
I poeti cercano l'ispirazione lontano, mentre essa è nel cuore.
Poeta si nasce, oratore si diventa.
Il Poeta deve avere l'orecchio di un arabo selvaggio che ascolta il silenzio del deserto, l'occhio di un indiano mentre segue le orme del nemico sulle foglie nei sentieri della foresta, e il tatto di un cieco che tocca il viso di un bambino amato.