Per poter ben morire bisogna avere imparato a ben vivere.
La storia non è nulla, se non è l'esperienza e la scuola del genere umano.
Non è poeta chi non è buono a rifare perpetuamente dentro di sé le illusioni.
Inimicizia è da pari a pari: da superiore a inferiore non può essere se non disprezzo, o pietà.
La verità è una; ma innumerevoli sono le menzogne che ne usurpano il nome, il volto, la voce, le vesti e l'andatura.
Meglio è non fare il bene che farlo e poi pentirsi d'averlo fatto.
L'uomo è incapace di vivere da solo, ed è incapace anche di vivere in società.
Chi vive secondo le prescrizioni del medico, vive infelicemente.
Era la mia idea di libertà. Pensavo che ognuno ha il diritto di vivere come gli pare. Ma che libertà è morire?
Vivere con semplicità e pensare con grandezza.
Non è permesso a nessuno di vivere su quello che fu fatto da altri prima di noi. Bisogna che noi creiamo.
Dobbiamo imparare a vivere insieme come fratelli o periremo insieme come stolti.
Si vive sempre troppo.
La condanna degli esserti mortali, o forse il loro dono, è questo: bisogna vivere senza capire.
Vivrò per sempre o morirò cercando di riuscirci.
Se qualcuno si accorgesse che potrebbe vivere più a suo agio infisso in croce che a tavola, sarebbe il più stolto degli uomini se non si facesse crocifiggere.