Si vive sempre troppo.
Ogni anima ha un viscere improprio.
Amo i colori, tempi di un anelito inquieto, irresolvibile, vitale, spiegazione umilissima e sovrana dei cosmici "perché" del mio respiro.
I colori maturano la notte.
Vorrei morire come donna ma non rinascerei come un uomo.
O dammi canto da cantar soave, sì che lacrime di cielo colorino la vita.
Quello che mi interessa è solo vivere, capito cosa voglio dire? Pensare positivamente, puro e chiaro. E potrò camminare sempre a testa alta e fare le cose liberamente.
Per vivere soli si deve essere una bestia o un dio dice Aristotele. Manca il terzo caso: si deve essere l'una e l'altra cosa filosofo.
Vivere bene è meglio che vivere.
Sforziamoci di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino ne sia addolorato.
Non vivere con la paura di morire, ma muori con la gioia di aver vissuto.
Non si può scegliere il modo di morire. E nemmeno il giorno. Si può soltanto decidere come vivere. Ora.
Bisogna vivere, cioè illudersi; lasciar giocare in noi il demoniaccio beffardo, finché non si sarà stancato; e pensare che tutto questo passerà.
Vivere senza speranza significa rinunciare a vivere.
L'arma batteriologica del secolo: il tedio. Quella che ti convince che aspettare di vivere è meno faticoso di vivere.
Vivrò per sempre o morirò cercando di riuscirci.