Se non fosse la morte, quasi non sarebbe poesia nella vita.
L'arte più fa godere, e più fa soffrire, chi più l'ama.
Degno veramente del nome di uomo è colui che obbedisce a una sua legge interiore alla quale nessuna legge esteriore potrebbe mai accrescere o scemare autorità e forza.
L'amore è come l'acqua, se qualcosa non lo agita, imputridisce.
Gli uomini sono, di regola, parecchio schifiltosi per quelle cose che introducono nel proprio stomaco, e pochissimo, punto, per quelle che introducono nel proprio spirito.
A chi calcola troppo, come a chi calcola troppo poco, il conto della vita non torna mai.
Nessuno sa se per l'uomo la morte non sia per caso il più grande dei beni, eppure la temono come se sapessero bene che è il più grande dei mali. E credere di sapere quello che non si sa non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza?
Quando siamo nati abbiamo perso quanto perderemo con la morte: tutto.
Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per se stesso. Tutto è uno. L'angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all'intelligenza.
Morire È un'arte, come qualsiasi altra cosa. Io lo faccio in un modo eccezionale Io lo faccio che sembra un inferno Io lo faccio che sembra reale. Ammetterete che ho la vocazione.
Oh dottore! Temevo che non riuscisse ad arrivare e che io sarei dovuto morire senza il suo aiuto.
La morte dei giovani è un naufragio, quella dei vecchi un approdare al porto.
La morte, ch'era il vostro coraggio, può esservi tolta come un bene.
Non disprezzare la morte ma accoglila di buon grado perché anch'essa è un ente tra quelli che natura vuole.
Giù, giù, in fondo al cuore, non crediamo alla nostra estinzione; in qualche modo ci aspettiamo di essere presenti, a osservare quello che succederà ai posteri.
Ah, che vuol dir morire! Nessuno, nessuno si ricordava più di me, come se non fossi mai esistito...