Quando siete in mezzo alla folla, fate di non ismarrire voi stessi.
Distruggete, se vi riesce, tutte le illusioni: da ultimo rimarrete con l'illusione di poter vivere senza illusioni.
Tanto vale l'uomo quanto vale il concetto che egli si forma della felicità.
Nell'amore non ci sono strade in piano: sono tutte in salita o in discesa.
Più facile premunirsi contro la malvagità che contro la stoltezza degli uomini.
La poesia può essere di qualche soccorso per chi deve sostenere il peso della povertà, e di soccorso anche migliore a chi deve sostenere il peso della ricchezza.
L'anima delle folle è sempre dominata dal bisogno di servire e non da quello di libertà. La sete di obbedienza le spinge a sottomettersi per istinto a chi se ne dichiara padrone.
Le folle consentono ad ascoltare il filosofo per divertirsi, nello stesso modo che ascolterebbero un suonatore di cornamusa o un ciarlatano.
Le folle non sono influenzabili coi ragionamenti, e non comprendono che grossolane associazioni di idee. Gli oratori che sanno impressionarle, non fanno mai appello alla loro ragione, ma ai loro sentimenti.
La folla è un gregge che non può fare a meno di un padrone.
L'individuo della folla è un granello di sabbia in mezzo ad altri granelli di sabbia che il vento solleva a suo capriccio.
La folla [...] è guidata quasi esclusivamente dall'istinto. I suoi atti subiscono molto più l'influenza del midollo spinale che quella del cervello.
La folla, non avendo nessun dubbio su ciò che per lei é verità o errore, e avendo d'altra parte la nozione chiara della propria forza, è autoritaria quanto intollerante. L'individuo può accettare la contraddizione e la discussione, ma la folla non le ammette mai.
La folla non è soltanto impulsiva e mutevole. Come il selvaggio, essa non ammette ostacolo tra il suo desiderio e l'avverarsi di questo desiderio, e tanto meno quando il numero le dà il sentimento di una potenza irresistibile.
Le folle non hanno mai avuto sete di verità. Dinanzi alle evidenze che a loro dispiacciono, si voltano da un'altra parte, preferendo deificare l'errore, se questo le seduce. Chi sa illuderle, può facilmente diventare loro padrone, chi tenta di disilluderle è sempre loro vittima.