C'è una bruttezza del volto non da altro prodotta che dalla ignobiltà dell'animo.
Molte immaginazioni, che primamente nacquero d'errore, divennero poi simboli di verità.
Chi si lascia stordire dalla sventura, non può approfittare del suo insegnamento.
Chi si fida di ognuno, mostra d'avere poco discernimento e poco giudizio: chi non si fida di nessuno, mostra d'averne anche meno.
Chi negl'incontri della vita giornaliera teme sempre di vedere compromessa e sciupata la dignità propria, mostra che la dignità per lui non altro è che un vestito.
La vanità della scienza comune può essere veduta da una scienza superiore; non mai dall'ignoranza.
Cosa sono la bellezza o la bruttezza di fronte all'amore? Cos'è la bruttezza di un viso di fronte al sentimento nella cui grandezza si rispecchia l'assoluto stesso?
Bruttezza (s.f.). Dono che gli dei fanno a certe donne, e che rende possibile la virtù senza l'esercizio dell'umiltà.
Come tutte le mattine si alzò, si guardò allo specchio e si vide bruttissima: ci mise un'ora a farsi brutta.
Una donna che non sa essere brutta non è bella.
La bellezza innata è troppo ambiziosa per considerarsi perfetta; mentre l'orgoglio della bruttezza innata è inarrivabile.
Donna sì laida, che la terra tutta né la più vecchia avea né la più brutta.
Quando si è brutti, non si hanno mai vent'anni.
La bruttezza ci è coabituale; perciò non ce ne avvediamo mentre che ci affoga.
Nessuno incolpi un uomo di essere brutto.